Il sito di LiveSicilia.it pubblica
oggi un articolo sull’andamento delle nomine dei vertici di Irfis e
Sviluppo Italia Sicilia, le due società partecipate dalla Regione
Siciliana in stand by, da alcune settimane, per il rinnovo della
governance aziendale. Le sorti delle due società partecipate sono tra
loro collegate, poichè non è escluso, come si evince dai documenti sul
riordino delle partecipate regionali approvato dalla giunta Lombardo,
che in un prossimo futuro possano integrarsi tra loro, dando vita ad un
unico polo di servizi finanziari e di partecipazione al capitale di
rischio. In questo momento, alle sorti di Sviluppo Italia Sicilia è
legato il futuro delle Terme di Acireale e di Sciacca, entrambe in
liquidazione, poichè la società è advisor del bando di privatizzazione
che dovrebbe essere esitato entro il 9 luglio prossimo. Tale situazione
di incertezza istituzionale rende sicuramente assai incerto e nebuloso
anche l’iter del procedimento di privatizzazione cui, in maniera
riservata, sta lavorando da mesi Sviluppo Italia Sicilia.
dal sito di LiveSicilia.it
Fumata nera per Irfis e Sviluppo Italia. Il nominificio segna il passo (Venerdì 15 Giugno 2012 13:37 di Eliana Marino e Salvo Toscano)
Va deserta l’assemblea dei soci della
finanziaria regionale: si allungano ancora i tempi per la nomina del
nuovo presidente. Stesso copione per Sviluppo Italia dopo l’abbandono di
Vattani. E anche due assessorati restano ancora da coprire.
Il risiko degli incarichi messo in moto dal presidente della Regione,
Raffaele Lombardo, pare essersi fermato per qualche giorno. Dopo la
corsa a coprire ogni possibile casella lasciata vuota, tra ieri e oggi
la macchina delle nomine ha registrato due fumate nere. Restano ancora
senza presidente Sviluppo Italia Sicilia e Irfis. In particolare, ieri,
il consiglio d’amministrazione dell’agenzia che si occupa
dell’attrazione degli investimenti a sostegno delle imprese, si è
riunito aggiornandosi alla settimana prossima senza che sia stata ancora
decisa la data di convocazione dell’assemblea dei soci. È in quella
sede, infatti, che si dovrà procedere alla nomina del nuovo presidente,
dopo le dimissioni dell’ambasciatore Umberto Vattani, il diplomatico
chiamato dalla Regione al vertice della società alla fine dello scorso
ottobre, che ha lasciato l’incarico all’inizio del mese. Al momento,
quindi, restano in carica in rappresentanza della Regione solo i
consiglieri Cleo Li Calzi, capo della segreteria tecnica del Presidente
della Regione e già presidente della società, e Francesco Tuzzolino.E
con un “non luogo a procedere” si è conclusa anche l’elezione del nuovo
presidente dell’Irfis, la finanziaria regionale nata dalle ceneri
dell’istituto di mediocredito regionale. La Regione, socio unico, non si
è infatti presentata all’assemblea dei soci fissata per stamattina
facendo di fatto saltare per l’ennesima volta la nomina del presidente.
Poltrona per la quale, in un primo momento, si era parlato
dell’assessore all’Economia Gaetano Armao, per poi virare verso l’ex
dirigente generale di Banca Nuova Francesco Maiolini, nome sul quale
evidentemente non c’è ancora un’intesa definitiva. Per una nuova
assemblea non è stata fissata alcuna data per cui si allungano
ulteriormente i tempi per la definizione dei vertici della società
finanziaria.
Insomma, dopo un attivismo quasi sfrenato sul fronte delle nomine,
che gli è costato critiche da destra e sinistra, il governatore sembra
tirare il freno. Forse per guardarsi meglio attorno, azzarda qualche
deputato dell’Ars che lo conosce bene, e capire dove intervenire
nell’ottica della prossima campagna elettorale. Di certo c’è che oltre
ai posti di sottogoverno restano vacanti anche due poltrone lasciate
libere dagli assessori dimissionari Giosuè Marino (Energia) e Mario
Centorrino (Formazione). Per il primo posto si attende ormai dal 29
maggio. Raccontano di un pressing del governatore sul suo ex capo di
gabinetto e attuale dirigente dell’assessorato Gianluca Galati, che però
non sarebbe andato a buon fine. Il toto-nomine è aperto ma ancora non
si sarebbe trovato il successore del prefetto antimafia. Per la poltrona
lasciata libera da Mario Centorrino, si è fatto con insistenza il nome
della ex dirigente della Formazione e attuale capo di gabinetto di
Lombardo, Patrizia Monterosso. Ma anche in questo caso nulla sembra
muoversi al momento. Nei corridoi del Palazzo si dice che fino alla metà
della prossima settimana non emergeranno novità significative. “A
Lombardo certo non dispiace tenersi gli interim, lui è già in campagna
elettorale da un pezzo”, commenta un deputato di opposizione di
lungocorso. Per quanto, gli ultimi venti dal Palazzo sembrino soffiare
verso un allontanamento della data delle elezioni. Cosa che dicono non
dispiacerebbe al Pdl, pronto a riconciliarsi con gli autonomisti e con i
finiani per riesumare il vecchio centrodestra, mentre a sinistra ci si
divide come al solito.
Fonte: Termediacireale.wordpress.com
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