Riportiamo un interessante servizio a firma di Tony Zermo e pubblicato su LA SICILIA del 28/03/12, relativo alle terme di Sciacca e di Acireale.
Sviluppo Italia-Sicilia in quanto advisor
incaricato dalla Regione, sta lavorando alla preparazione del bando per
la gestione delle Terme regionali di Acireale e di Sciacca. Lo staff di
Sviluppo Italia-Sicilia ha già visitato varie volte le due Terme per
rendersi conto della situazione attuale e delle loro potenzialità e sta
rifinendo giorno dopo giorno il bando di gara internazionale che per
contratto dovrà presentare il 9 luglio, cioè tra poco più di tre mesi.
Dopodiché la Regione lo visionerà, darà il suo assenso determinante e il
bando di gara potrà essere pubblicato immediatamente. Poi occorreranno i
tempi tecnici.
Sei mesi? Forse prima, e comunque
entro quest'anno. Che la questione sia urgente è chiaro perché i due
complessi termali sono sottoutilizzati e mancano delle attrezzature
necessarie per le cure fisioterapiche: quelle che ci sono hanno bisogno
di rifacimenti. Questo spiega perché le Terme regionali, invece di
produrre guadagni, producono perdite e ogni anno la Regione è costretta
da tempo a sborsare 5 milioni di euro per sanare i bilanci in rosso in
un momento in cui il turismo termale del benessere dalle altre parti è
in piena crescita.
Sviluppo Italia-Sicilia sta
lavorando in silenzio, non fornisce alcun tipo di informazioni (è
rigidamente stabilito nel contratto con la Regione). Da indiscrezioni
abbiamo solo saputo che la Regione non uscirà un solo euro per rimettere
in sesto i due complessi: toccherà a chi vincerà le gare d'appalto
investire per il rilancio dell'attività. Inoltre ci sarebbero due bandi
separati anche se il modello è unico, ma questo è ancora da decidere
perché ogni settimana ci sono ritocchi. La Regione non vende, ma cede la
gestione.
Le Terme di Acireale hanno un
patrimonio valutato in oltre 30 milioni di euro che comprende anche
alberghi: l'Excelsior e l'albergo delle Terme ad Acireale e l'albergo
delle Terme a Sciacca. Tutti gli hotel, sia ad Acireale che a Sciacca.
Quelli di Acireale hanno le porte sigillate perché i rispettivi
proprietari che non pagavano l'affitto sono stati sfrattati (e tra
l'altro all'Excelsior solo due dipendenti erano in regola: ora i 17 che
hanno perso il lavoro stanno protestando chiedendo al Comune una
soluzione: ma il Comune si rivolge alle Terme, le quali indirizzano le
proteste verso i vecchi gestori inadempienti).
Per la cronaca era già stata
preparata tre mesi fa una bozza di bando di gara che l'assessore Armao
avrebbe dovuto rendere noto a Sciacca, poi c'è stata una marcia indietro
non spiegata da nessuno, probabilmente per l'intervento del presidente
Lombardo. In tutto questo si innesta una novità. Come sapete, entro un
mese si dovrebbe firmare il contratto per la cessione della Perla Jonica
all' «Item» dello sceicco di Abu Dhabi. Sembrerebbe un'altra storia, ma
l'«Item» sarebbe interessata anche alle Terme acesi. Di solito «Item»
non prende gestioni, ma acquista e poi sceglie il gestore del bene
acquisito, così come succederà per la Perla Jonica, per la quale c'è già
un contratto di gestione con la catena internazionale dell'Hilton. I
vertici della società al 100% dello sceicco Hamed bin Al Hamed dicono:
«Vediamo come è formulato il bando di gara della Regione e poi
valuteremo. Se c'è un divieto di vendita perché è considerato un bene
inalienabile si può cercare di intervenire lo stesso, magari con un
contratto di partnership, questo si potrà stabilire non appena uscirà il
bando».
Teoricamente le Terme regionali sono
incedibili, ma si possono trovare formule diverse, basta volerlo e
trovare la formula più conveniente, occorre comunque che la Regione si
tolga di dosso questo peso. Molta carne al fuoco perché per i due
complessi regionali sembra esserci un notevole interessamento di
imprenditori del settore, sceicco a parte. L'importante è che si faccia
presto e che questi carrozzoni regionali che in mezzo secolo sono
costati decine di milioni alle tasche dei siciliani possano avere un
futuro migliore e portare sviluppo e prosperità al loro territorio.
Acireale e Sciacca sono due realtà dalle grandi prospettive, Acireale
per la Perla Jonica che sarà acquisita a breve dallo sceicco e che andrà
ad accoppiarsi con la rinascita delle Terme, e Sciacca che con il golf
del resort Verdura di sir Rocco Forte sta straripando di turismo e che
potrà presto contare anche sulle potenzialità termali. Non è vero che in
Sicilia è impossibile fare turismo, basta togliere le vecchie
incrostazioni parassitarie, trovare imprenditori privati all'altezza e
pensare alla grande.
L'esempio dello sceicco di Abu Dhabi e di Rocco Forte sono un grande segnale.
Fonte: corrieredisciacca.it
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