I saccensi, come in generale tutta le persone, tendono facilmente a dimenticare gli avvenimenti che riguardano la res publica che, per nostro comune intendere, appartiene a nessuno invece che appartenere a tutti, come dovrebbe essere. Così accade che Terme di Sciacca all’inizio di quest’anno sono state chiuse e sembra che nessuno se lo ricordi più. Un’importantissima risorsa economica del nostro territorio, in grado di fornire lavoro e ricchezza alla nostra società, per ignavia, incapacità e stoltezza di politici, amministratori e burocrati ci è stata sottratta e noi lo stiamo via via dimenticando.
Gli attuali rappresentanti del Governo regionale si dimostrano assolutamente indifferenti al problema e risulta chiaro a tutti che non vogliono ricercare una soluzione sia perché non sono interessati sia perché sono inadatti. La burocrazia regionale, che il Governo non riesce in alcun modo a gestire, svolge egregiamente il compito, che la fama le assegna, di impantanare ogni persona o mezzo che possa contribuire alla riapertura dello stabilimento termale. Noi concorriamo con l’archiviazione della pratica, responsabilità incluse, nel settore dell’oblio.
Per ricordarci della chiusura delle nostre Terme, a nome del Comitato Cittadino “Salviamo le Terme di Sciacca”, abbiamo deciso di inviare una richiesta di aiuto alla trasmissione televisiva de “Le Iene”, descrivendo loro il problema e augurandoci che possa destare il loro interesse. L’auspicio è che Le Iene possano aiutarci in qualche modo per smuovere una situazione che sembra ormai completamente bloccata, ma anche ricordare ai nostri concittadini che a Sciacca esistono le Terme, che le Terme garantiscono lavoro e benessere in altre città d’Italia e che da noi sono state chiuse per precise responsabilità politiche.
Francesco Zammuto
Camera del Lavoro di Sciacca
Pietro Mistretta
Associazione L’AltraSciacca
Per conto del
COMITATO CITTADINO “SALVIAMO LE TERME DI SCIACCA”
A seguire il testo della lettera.
Iene,
aiutateci a far riaprire le Terme di Sciacca
Care
Iene, siamo del Comitato “Salviamo le Terme” che si è costituito
a seguito della decisione del C.d.A. della Società Terme SpA di
chiudere le terme di Sciacca nel marzo del 2015.
Considerato che raccogliete e denunciate truffe e incongruenze, scippi e raggiri che ad ogni livello vengono perpetrati nel nostro paese, ci rivolgiamo a Voi con la speranza che possiate darci una mano nella battaglia, che speriamo di poter vincere, in favore della risoluzione di un problema di rilevante portata economico-occupazionale del nostro territorio.
Nella nostra Sciacca, il 6 marzo di quest’anno sono state chiuse le Terme, patrimonio naturale inestimabile che affonda le proprie radici nella storia sin dall’avvento dei Greci in Sicilia e dalla nascita dei Templi di Selinunte, le cui proprietà terapeutiche si possono facilmente conoscere attraverso una semplice ricerca in rete.
Vi risparmiamo la lunga storia che ha portato alla chiusura delle terme, che ci riserviamo di rappresentarvi qualora mostraste interesse della vicenda, ma è utile sapere che la battaglia condotta da organizzazioni sindacali, associazioni, comitati, lavoratori e istituzioni cittadine per ottenere la loro riapertura, nonostante un esposto presentato nel mese di agosto sia alla Procura di Sciacca che alla Corte dei Conti, ad oggi non ha sortito alcun risultato.
Eppure sono state tante le passerelle e le promesse di politici regionali e nazionali. Promesse che si sono sempre infrante e arrese al cospetto di una burocrazia talmente labirintica e ingarbugliata da rappresentare, alla fine, il pretesto perfetto per nascondere indifferenza, ignavia e incapacità della politica e, al contempo, per affermare la supremazia dei “burocrati”, autentici corresponsabili dello sfascio di questa nostra isola.
Quello che oggi ci è dato sapere è che, a fronte di manifestazioni di interesse a gestire le terme di Sciacca da parte di imprenditori a livello di Aeroviaggi SPA e Rocco Forte Hotel, non si può procedere ad un bando provvisorio di aggiudicazione a privati a causa della mancanza di un banale allaccio fognario lungo circa cento metri, che dovrebbe scongiurare lo scarico a mare dei reflui dell’attività termale.
Sapere e accettare che solo cento metri di rete fognaria sono la causa che impedisce ad uno stabilimento termale eccezionale per stile ed efficienza, ad alberghi e piscine di poter lavorare non può che destare sorpresa, incredulità e sconcerto sia in chi vive in paesi sviluppati sia in chi vive in paesi del terzo mondo, dove molto probabilmente sarebbe stato scavato un solco per terra per consentire il funzionamento di una risorsa così importante. Ovvio che noi, come appartenenti a un sedicente paese “occidentale”, non saremmo favorevoli a un semplice solco per terra, ma allo stesso tempo non possiamo nemmeno accettare che le terme rimangano chiuse fino a quando non sarà realizzato il progetto esecutivo del secondo modulo del piano fognario della nostra città e poi, per accelerare le procedure, procedere allo stralcio dei cento metri di fogna da realizzare. Dalle “nostre parti”, per realizzare un progetto esecutivo trascorrono anni e anni.
Care Iene, volete darci una mano?
Considerato che raccogliete e denunciate truffe e incongruenze, scippi e raggiri che ad ogni livello vengono perpetrati nel nostro paese, ci rivolgiamo a Voi con la speranza che possiate darci una mano nella battaglia, che speriamo di poter vincere, in favore della risoluzione di un problema di rilevante portata economico-occupazionale del nostro territorio.
Nella nostra Sciacca, il 6 marzo di quest’anno sono state chiuse le Terme, patrimonio naturale inestimabile che affonda le proprie radici nella storia sin dall’avvento dei Greci in Sicilia e dalla nascita dei Templi di Selinunte, le cui proprietà terapeutiche si possono facilmente conoscere attraverso una semplice ricerca in rete.
Vi risparmiamo la lunga storia che ha portato alla chiusura delle terme, che ci riserviamo di rappresentarvi qualora mostraste interesse della vicenda, ma è utile sapere che la battaglia condotta da organizzazioni sindacali, associazioni, comitati, lavoratori e istituzioni cittadine per ottenere la loro riapertura, nonostante un esposto presentato nel mese di agosto sia alla Procura di Sciacca che alla Corte dei Conti, ad oggi non ha sortito alcun risultato.
Eppure sono state tante le passerelle e le promesse di politici regionali e nazionali. Promesse che si sono sempre infrante e arrese al cospetto di una burocrazia talmente labirintica e ingarbugliata da rappresentare, alla fine, il pretesto perfetto per nascondere indifferenza, ignavia e incapacità della politica e, al contempo, per affermare la supremazia dei “burocrati”, autentici corresponsabili dello sfascio di questa nostra isola.
Quello che oggi ci è dato sapere è che, a fronte di manifestazioni di interesse a gestire le terme di Sciacca da parte di imprenditori a livello di Aeroviaggi SPA e Rocco Forte Hotel, non si può procedere ad un bando provvisorio di aggiudicazione a privati a causa della mancanza di un banale allaccio fognario lungo circa cento metri, che dovrebbe scongiurare lo scarico a mare dei reflui dell’attività termale.
Sapere e accettare che solo cento metri di rete fognaria sono la causa che impedisce ad uno stabilimento termale eccezionale per stile ed efficienza, ad alberghi e piscine di poter lavorare non può che destare sorpresa, incredulità e sconcerto sia in chi vive in paesi sviluppati sia in chi vive in paesi del terzo mondo, dove molto probabilmente sarebbe stato scavato un solco per terra per consentire il funzionamento di una risorsa così importante. Ovvio che noi, come appartenenti a un sedicente paese “occidentale”, non saremmo favorevoli a un semplice solco per terra, ma allo stesso tempo non possiamo nemmeno accettare che le terme rimangano chiuse fino a quando non sarà realizzato il progetto esecutivo del secondo modulo del piano fognario della nostra città e poi, per accelerare le procedure, procedere allo stralcio dei cento metri di fogna da realizzare. Dalle “nostre parti”, per realizzare un progetto esecutivo trascorrono anni e anni.
Care Iene, volete darci una mano?
COMITATO
CITTADINO “SALVIAMO LE TERME DI SCIACCA”